mercoledì 23 marzo 2022

 IL SENSO DELLA PRIMAVERA





Quando i teneri virgulti, assopiti da tempo, rompono le zolle del duro inverno e si affacciano delicati al timido sole di marzo, è arrivata la Primavera.



La Natura, finora sonnecchiosa, di nuovo manifesta la gioia e si prepara allo splendore dell'estate.







Il 21 Marzo ha, quindi, il sapore di un mattino lucente, ricco di promesse per un domani più bello, ma anche foriero di speranze per un futuro migliore .




E' il drin drin della sveglia delle "sonnolenti" genti che a gran voce manifestano  il loro dissenso per le mafie di ogni genere. E' il risveglio della memoria di tante persone che hanno scelto di stare dalla parte della legge; di agire con coraggio per affrontare i pericoli della illegalità che, come un cancro, corrode il tessuto sociale della nostra società.

I bambini del terzo circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta", sotto la guida instancabile del dirigente scolastico, Dott.ssa Anna Commone e la presenza costante delle docenti hanno lavorato sugli uomini e sulle donne della Storia che, a costo della loro vita, hanno scelto da che parte stare.


Un interminabile elenco di nomi e cognomi che, come un rosario civile, ha risuonato nella scuola perché queste donne e questi uomini siano il concime per rendere rigogliosa la vita delle nuove generazioni.


Allora la Primavera diventa un monito per ricordare a tutti noi di stare sempre dalla parte del giusto. Un memorandum per guidarci a fare, con coraggio, le scelte che ognuno di noi è chiamato ad operare nella vita.





Allora sì che il 21 Marzo sarà la "rinascita" delle menti e del senso civico.


                                                                   


                                                                                  Commissione  Biblioteca                          

martedì 8 marzo 2022

 LA MIA VOCE PER TE




Nel cielo plumbeo del mese di marzo, sotto la scia di freddo venuta dall'Atlantico, risplendono macchie di colore che, unite alle note di mille canzoni, scintillano per le strade come una Primavera distratta, arrivata in anticipo.
Un solo giorno su trecentosessantacinque, per ricordare che la donna è un essere umano con pari diritti dell'uomo e pari dignità.
L'8 Marzo, allora, diventa una sosta nella corsa dell'Inverno; ricorda che i diritti non hanno sesso, non hanno religione e, soprattutto non guardano alle latitudini.


Ieri, le bambine e i bambini del Terzo Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta", con le attività svolte nelle loro classi, hanno dimostrato come , in tante parti del mondo, ci sono state e, continuano ad esserci, donne che, con l'esempio pratico, con gesti semplici, ma coraggiosi, hanno dato  e continuano a dare un contributo prezioso affinché nella Storia non ci siano più ingiustizie, violenze, soprusi verso quelli che si continua a pensare come sesso debole.
I nomi di Madre Teresa di Calcutta, Malala, Anselmi, Montalcini, sono stati gridati a gran voce.

Le parole "silenziose" di Shamsia Hassani hanno risuonato nelle classi, nei corridoi, nel cortile della scuola e hanno "parlato" attraverso le voci cristalline delle bambine e dei bambini del Terzo Circolo, dando voce, anche solo per un giorno, a coloro che, da troppo tempo, voce non hanno.
Possiamo, allora, sperare che i soffioni di Hassani lascino la "pentola nera" dei desideri e travolgano i venti brutali, violenti. freddi e scuri di questo periodo storico e avvolgano in un caldo abbraccio tutti gli esseri umani. 







La speranza come una spinta per decollare su ali leggere di rime in versi per gli altri trecentosessantaquattro  giorni dell'anno.

                                                                                      
                                                                                            Commissione Biblioteca


Per lei voglio rime chiare,
usuali: in are.
Rime coi suoni fini
dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
conservino l'eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.

G.Caproni



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