venerdì 17 marzo 2023

                                                LE ULTIME SARANNO MAI PRIME?


Per il giorno 8 marzo 2023 in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, i bambini del 3 circolo didattico "Madre Teresa di Calcutta " hanno proposto, organizzato e trascorso un pomeriggio insieme a genitori, docenti e amici, ricco di letture, sfilate, rappresentazioni e giochi.                        

L'evento intitolato " Le ultime saranno mai prime? "ci ricorda la faticosa azione quotidiana e perentoria che tutte le donne fin da piccole devono affrontare in una società che le vuole sempre un passo indietro, proprio come rappresentato con l'esperimento sulla disuguaglianza che ha visto la partecipazione attiva dei genitori.                             

I bambini con le letture "La dichiarazione dei diritti sulle femmine", "Le bambine non esistono" e "Biancaneve e i 77 nani" hanno ricordato che la donna, nella nostra cultura, come purtroppo ancora anche in altre, è radicata, nell’immaginario collettivo, come quel soggetto che deve essere portato solo a fare determinate cose, come ad esempio curare la casa, rispettare il marito, educare la prole e se è “in carriera”, è vista quasi come se stesse tradendo quello che è considerato il suo “mandato sociale”. Per arrivare a una condizione di parità di genere nei vari ambiti, e non solo, non c’è bisogno soltanto che le donne continuino a uscire dal lungo tunnel di sottomissione in cui si sono trovate per molto tempo e per vari motivi, ma c’è soprattutto bisogno che si combattano certi luoghi comuni che tengono ancorati pensieri ancora a concezioni errate radicate nelle nostre culture.

La capacità di creare qualcosa, di trasformare, di trasmettere, di cambiare è insita nell’essere umano senza nessun tipo di distinzione. Quindi che sia un uomo o una donna a fare, dire, pensare, agire, non dovrebbe destare alcuno stupore.



giovedì 16 marzo 2023

 START THE CHANGE



"I sogni svaniscono all'alba", recita il titolo di un vecchio film, ma i sogni possono anche morire prima. Così nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2022, il miraggio della pace è svanito con l'invasione dell'Ucraina, da parte della Russia.

Una "war to end all wars", secondo la fallace retorica wilsoniana e tragico inganno del primo conflitto mondiale.

 Dopo un anno dall'inizio del conflitto russo-ucraino, la fine ancora non c'è; quello che aleggia, invece, è una triste trama di lacrime e sangue, di bombardamenti e distruzioni, di mobilitazioni e crimini di guerra.

Nei Paesi occidentali moderni, che dall'ultimo conflitto hanno costituzionalmente ripudiato la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ciò sembra un paradosso. Eppure è avvenuto e la guerra continua a mietere vittime.


Il 24 febbraio 2023, più forte si è ricordato che i conflitti sono una vergogna per Paesi che si dichiarano civili. Lo hanno fatto agenzie, come Amnesty International, enti locali, editori, come Orecchio Acerbo e scuole che si sono incontrati a Roma  ad un convegno tenutosi all'Istituto Goethe per gridare il no alla guerra e ribadire uno dei principali obiettivi dell'Agenda 2030: Pace e Giustizia. Elementi fondamentali per tutti, ma soprattutto per l'infanzia, vittima innocente di ogni ostilità.


Eleanor Roosevelt, nel suo preambolo alla Dichiarazione Universale dei diritti umani scriveva:

Dove iniziano i diritti umani universali?

Nei piccoli luoghi vicino casa, così piccoli da non essere visibili in nessuna mappa del mondo. 

Eppure sono il mondo in cui tutti viviamo: la nostra casa, il quartiere, la scuola, il posto di lavoro.

 Se i diritti umani non avranno senso in questi luoghi, non avranno senso nemmeno altrove. 


Allora si parte da questi piccoli luoghi, si parte dalle scuole per ricordare l'annientamento dei diritti dell'infanzia, calpestati spesso dalle tante lotte che attanagliano il nostro pianeta, non solo Ucraina, ma anche Siria, Yemen, Eritrea..




Si parte dalla "Crociata dei bambini" di Brecht, edito da Orecchio Acerbo, albo illustrato dalla  sensibile matita di Vendrell che, con il suo tratto caratteristico, ha espresso la tragedia dell'infanzia in ogni conflitto. 
Sulle note delle  parole del drammaturgo tedesco, magistralmente e musicalmente tradotte da Daniela Almansi, Amnesty International ha dato inizio ad una marcia che ha visto coinvolti bambini e ragazzi delle  scuole italiane che, camminando insieme, hanno dato inizio al cambiamento.




Il 3° Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta" di Casalnuovo di Napoli era presente all'incontro romano perché crede nella pace e nella giustizia. Da sempre la nostra scuola si pone in primo piano come strumento di convivenza civile e vessillo di pace perché educa le nuove generazioni alla creazione di una comunità pacifica e solidale.



  SOGNA RAGAZZO SOGNA Nascosto tra le pieghe della Storia c’è un esperimento pedagogico di un’attualità estrema.  Parliamo dell’esperienza d...