START THE CHANGE
"I sogni svaniscono all'alba", recita il titolo di un vecchio film, ma i sogni possono anche morire prima. Così nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2022, il miraggio della pace è svanito con l'invasione dell'Ucraina, da parte della Russia.
Una "war to end all wars", secondo la fallace retorica wilsoniana e tragico inganno del primo conflitto mondiale.
Dopo un anno dall'inizio del conflitto russo-ucraino, la fine ancora non c'è; quello che aleggia, invece, è una triste trama di lacrime e sangue, di bombardamenti e distruzioni, di mobilitazioni e crimini di guerra.
Nei Paesi occidentali moderni, che dall'ultimo conflitto hanno costituzionalmente ripudiato la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ciò sembra un paradosso. Eppure è avvenuto e la guerra continua a mietere vittime.
Eleanor Roosevelt, nel suo preambolo alla Dichiarazione Universale dei diritti umani scriveva:
Dove iniziano i diritti umani universali?
Nei piccoli luoghi vicino casa, così piccoli da non essere visibili in nessuna mappa del mondo.
Eppure sono il mondo in cui tutti viviamo: la nostra casa, il quartiere, la scuola, il posto di lavoro.
Se i diritti umani non avranno senso in questi luoghi, non avranno senso nemmeno altrove.
Allora si parte da questi piccoli luoghi, si parte dalle scuole per ricordare l'annientamento dei diritti dell'infanzia, calpestati spesso dalle tante lotte che attanagliano il nostro pianeta, non solo Ucraina, ma anche Siria, Yemen, Eritrea..
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