giovedì 16 marzo 2023

 START THE CHANGE



"I sogni svaniscono all'alba", recita il titolo di un vecchio film, ma i sogni possono anche morire prima. Così nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2022, il miraggio della pace è svanito con l'invasione dell'Ucraina, da parte della Russia.

Una "war to end all wars", secondo la fallace retorica wilsoniana e tragico inganno del primo conflitto mondiale.

 Dopo un anno dall'inizio del conflitto russo-ucraino, la fine ancora non c'è; quello che aleggia, invece, è una triste trama di lacrime e sangue, di bombardamenti e distruzioni, di mobilitazioni e crimini di guerra.

Nei Paesi occidentali moderni, che dall'ultimo conflitto hanno costituzionalmente ripudiato la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ciò sembra un paradosso. Eppure è avvenuto e la guerra continua a mietere vittime.


Il 24 febbraio 2023, più forte si è ricordato che i conflitti sono una vergogna per Paesi che si dichiarano civili. Lo hanno fatto agenzie, come Amnesty International, enti locali, editori, come Orecchio Acerbo e scuole che si sono incontrati a Roma  ad un convegno tenutosi all'Istituto Goethe per gridare il no alla guerra e ribadire uno dei principali obiettivi dell'Agenda 2030: Pace e Giustizia. Elementi fondamentali per tutti, ma soprattutto per l'infanzia, vittima innocente di ogni ostilità.


Eleanor Roosevelt, nel suo preambolo alla Dichiarazione Universale dei diritti umani scriveva:

Dove iniziano i diritti umani universali?

Nei piccoli luoghi vicino casa, così piccoli da non essere visibili in nessuna mappa del mondo. 

Eppure sono il mondo in cui tutti viviamo: la nostra casa, il quartiere, la scuola, il posto di lavoro.

 Se i diritti umani non avranno senso in questi luoghi, non avranno senso nemmeno altrove. 


Allora si parte da questi piccoli luoghi, si parte dalle scuole per ricordare l'annientamento dei diritti dell'infanzia, calpestati spesso dalle tante lotte che attanagliano il nostro pianeta, non solo Ucraina, ma anche Siria, Yemen, Eritrea..




Si parte dalla "Crociata dei bambini" di Brecht, edito da Orecchio Acerbo, albo illustrato dalla  sensibile matita di Vendrell che, con il suo tratto caratteristico, ha espresso la tragedia dell'infanzia in ogni conflitto. 
Sulle note delle  parole del drammaturgo tedesco, magistralmente e musicalmente tradotte da Daniela Almansi, Amnesty International ha dato inizio ad una marcia che ha visto coinvolti bambini e ragazzi delle  scuole italiane che, camminando insieme, hanno dato inizio al cambiamento.




Il 3° Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta" di Casalnuovo di Napoli era presente all'incontro romano perché crede nella pace e nella giustizia. Da sempre la nostra scuola si pone in primo piano come strumento di convivenza civile e vessillo di pace perché educa le nuove generazioni alla creazione di una comunità pacifica e solidale.



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