giovedì 30 novembre 2023

 IO SONO...

...PICCOLI TABLEAUX VIVANTS PER GRANDI LETTORI






Il primo evento in programma per la nostra Biblioteca Fiordilibro capita a Novembre, la porta dell'inverno. L'occasione è l'iniziativa "Io leggo perché..."



che da anni vede impegnate, tutte le agenzie educative del territorio nazionale a diffondere la lettura come volano per la crescita delle menti. Quest'anno la tematica dell'iniziativa era :"Un libro ti fa grande" perché ti arricchisce di emozioni, di ottimismo, di spunti di riflessione, ma soprattutto acquisti parole. La parola è la condizione del pensiero, non solo il mezzo per esprimerla.


Da sempre notiamo che il divario tra le parole che vengono pronunciate ed il pensiero ad esso sotteso, rende la comunicazione approssimativa, incerta.
Leopardi, nello Zibaldone, diceva: Un'idea senza parole o modo di esprimerla, ci sfugge, o ci erra nel pensiero come indefinita o mal nota a noi medesimi che l'abbiamo concepita. Con la parola prende corpo, o quasi forma visibile, sensibile e circoscritta." Anche oggi, nella società complessa in cui viviamo, si sente l'esigenza di trovare le parole giuste per dare corpo al nostro pensiero. E' indispensabile fare ciò perché "i pensieri sono proporzionali alle parole che possiedi: io non posso pensare qualcosa di cui non ho la parola ".



I bambini del Terzo Circolo Didattico " Madre Teresa di Calcutta" hanno dimostrato di aver recepito il monito e lo hanno fatto nel modo a loro più congeniale: il gioco. 







Si sono improvvisati attrezzi e scenografi della scena, rievocando ed evocando le scene più rappresentative degli albi illustrati letti in classe.


 

I Tableaux Vivants, messi in scena, hanno fatto "sentire" le parole acquisite e i bambini le hanno declamate a gran voce, anche attraverso il linguaggio del corpo.







La scuola, forte, ha sentito l'esigenza di "arricchirsi" quindi proporzionale è stata la risposta in termini di donazioni per l'iniziativa "Io leggo perché 2023".
Tanti i libri ricevuti in dono: albi illustrati, narrativa per ragazzi, libri di divulgazione... 
Il nostro "granaio per l'inverno" ha ammassato riserve per sopravvivere fino alla primavera.
Grazie ai genitori, agli alunni, ai docenti che hanno attivamente e fattivamente risposto alla chiamata, con l'augurio che per la prossima edizione di "Io leggo perché", saremo ancora di più.




martedì 17 ottobre 2023

 SIAMO MEMORIA




Era l'otto settembre 1943.

Il ricordo di quel giorno lo conservo ancora tra le pieghe elle mie pagine e lo metto a disposizione di tutti coloro che vogliono farsi "memoria".

Il re d'Italia, Vittorio Emanuele III di Savoia, chiese al comando degli alleati e ottenne dalle truppe angloamericane, l'armistizio.



A Napoli soffiò il vento di primavera. Dopo tre anni di guerra, quel giorno sembrò l'alba di un lungo periodo di pace. La gente si affacciò alle finestre, scese per strada, sorrise, finalmente.







Sui corpi ancora il ricordo della paura delle bombe sganciate dagli aerei alleati, nel naso l'odore della muffa provocata dall'umidità dei ricoveri, misto alla puzza della miseria, nello stomaco i morsi della fame, ma negli occhi... Che splendore! La speranza. La speranza di un giorno migliore.



Come, però, capita, i sogni svaniscono con la luce del sole e Napoli passò dalla padella alla brace.

I tedeschi, fino al giorno prima, alleati degli italiani, diventarono i loro peggior  nemici. L'ordine partito da Hitler fu quello di ridurre Napoli "a cenere e fango".

Il pericolo non veniva più dal cielo; il pericolo era in città, nelle vie, dietro l'angolo.


 


Accanto alla fame, alla miseria, alle macerie dei bombardamenti degli angloamericani (Napoli fu una delle città più bombardate, con 25000 vittime), iniziò lo stato d'assedio del comandante Scholl con rappresaglie naziste, persone sparite, fabbriche distrutte, esecuzioni spietate e rastrellamenti 
degli uomini dai 18 ai 33 anni, per condurli ai campi di concentramento.





Intanto i semi di libertà, di fratellanza, di uguaglianza, di fronte a tali negazioni dei diritti, cominciarono a ribollire nel sangue dei napoletani e come un getto di lava continua, esplose in uno slancio di resistenza.

Iniziarono così le "Quattro Giornate" di Napoli.



Il 27 Settembre, alla Masseria Pagliarone, nel quartiere del Vomero, si accese la miccia; da lì, l'eco della rivolta si estese in tutti i quartieri, nelle strade, nelle piazze di Napoli.

"AIZZAMM A VOC'..." fu il motto che mosse tutti, ma proprio tutti i figli della città ad agire Professori, scugnizzi, studenti, donne, uomini, ragazze, ragazzi che, come novelli partigiani "senza montagna", ma con il sale tra i capelli e il sole sulla pelle, difesero ogni vicolo, ogni angolo della città.



 Per quattro giorni i napoletani si unirono sotto un'unica bandiera, quella della libertà per cacciare via i tedeschi dalle loro vite. Lo fecero con i mezzi che avevano a disposizione, con armi rubate nelle caserme, ormai abbandonate dall'esercito o recuperate dai soldati tedeschi caduti.

Non fu un flusso incontrollato di rivoltosi, ma individui coordinati e mossi da un unico obiettivo.

Dietro alle barricate, ricavate con oggetti vari, i napoletani combatterono con coraggio, facendo appello alla dignità e al senso di appartenenza a quella terra che li aveva visti nascere e crescere.


Dopo il 30 Settembre, alcuni non sono tornati a casa.




Rimarranno sempre così com'erano, partigiani della libertà, come Gennaro Capuozzo di appena 11 anni.







Altri, come Maddalena Cerasuolo, passeranno la loro vita a ribadire il NO ai soprusi, alle oppressioni. Continueranno a  manifestare il loro dissenso verso le discriminazioni.




Seguiteranno a salvare per 1000 volte i ponti che collegano i quartieri della città perché i loro figli possano godere dell'incontro e dell'abbraccio con l'altro.

Un'unica voce che risuona nella città di Napoli: TIENEME CA' TE' TENG'!



Ed io, ancora mi commuovo dinanzi a tale mistero.
                                                           
                                                                                                                                          Classe 5° B





martedì 12 settembre 2023

 LA BELLEZZA SALVERA' ILMONDO




In "Sulla bellezza ed essere giusti", Elaine Scarry, offre un raffinato manifesto per la rinascita della bellezza nel mondo, la sola che, come un illusionista, riesce a soddisfare la nostra vita e riavviare il meccanismo della giustizia che appare consunto.

"Quando ci imbattiamo in cose belle (...) esse agiscono come piccoli strappi sulla superficie del mondo (...) Ci spingono in qualche spazio più ampio; formano scale che portano verso l'alto (come per mezzo di correnti  d'aria causate da qualcun altro), lasciando che la terra ruoti molti centimetri sotto di noi, così che quando atterriamo ci troviamo in una relazione diversa con il mondo rispetto ad un momento prima."
Con l'utilizzo dei sensi la bellezza ci ferma, ci trafigge e ci allontana dal centro delle preoccupazioni, spingendo il focus attentivo verso l'esterno, verso gli altri.

E' ciò che accade durante il FLIP ( Festival della letteratura indipendente di Pomigliano), dal 1 al 3 settembre. Quest'anno, ai giorni canonici dedicati all'evento, si è aggiunto un anticipo di festival, il 31 agosto, dove, nella cornice del parco pubblico, Giovanni Paolo II,  si è gustato un ulteriore incontro con l'illustratore di fama internazionale, Chen Jiang Hong e le sue fantastiche illustrazioni.

Nei luoghi deputati e scelti dagli organizzatori del festival, per incontrare gli autori della letteratura italiana e straniera, le parole la fanno da padrona. Parole che, come fiori sollevati dal vento, si alzano dal prato di sedie,  volteggiano, si intrecciano, fanno capriole, si ricorrono e si rinsaldano, creando un baluardo contro le ingiustizie del mondo, contro le violenze d'ogni genere.


Così nasce la Bellezza!

Le senti uscire, lievi, dalla bocca di Bernard Friot per creare poesia con i bambini; le vedi danzare tra le rime delle filastrocche del menestrello del mio cuore, Bruno Tognolini; saltellano, immergendosi nelle meravigliose illustrazioni di Chen Jiang Hong;    


  

 le percepisci forti, come boati, dalle tavole di Armin Greder o dagli occhi luminosi e comunicativi di Hilarry Sedu; le gusti negli abbracci muti, ma ricchi di suoni, di Paolo Cesari (Orecchio Acerbo), nei timidi sorrisi di Francesca Archinto (Babalibri), nelle risate coinvolgenti di Della Passarelli (Sinnos) o nella travolgente vitalità di Grazia Gotti ( Accademia Drosslmeir).







Il Flip, allora, diventa il "luogo" dove ritrovare i vecchi amici e conoscerne di nuovi; diviene il "posto" dove sorseggiare un caffè con Della Passarelli e parlare della necessità di portare la Costituzione nella  valigia di ciascuno. Il FLIP diventa una "tavola imbandita" di buon cibo e luminosi pensieri provenienti da diversi angoli del mondo; si trasforma in "un'occasione" per offrire "o per e 'o muss" a Chen Jiang Hong e sentirsi dire: < J'adore 'o per e 'o muss!">






Il FLIP come "fonte" di energia, in vista dell'imminente avvio del nuovo anno scolastico; uno "scrigno" di novità letterarie, da cui trarre spunto per le attività da proporre in classe ai nostri ragazzi.





Il Flip diviene "tempio" della Bellezza a cui è affidato il compito di ricomporre il disordine della realtà rilevando il senso ultimo al di sopra del suo caos.


E ora che le luci della ribalta sono spente, ora che siamo tornati con i piedi per terra, ci accorgiamo che la nostra relazione con l'esterno è cambiata.

Ripartiamo da qui per trasmettere, della Bellezza, lo stupore che, come diceva Aristotele, è l'unico modo per stimolare la conoscenza.




Più ricchi e più carichi che mai, auguriamo a tutta la comunità scolastica del 3° Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta", un Bel anno scolastico!



mercoledì 21 giugno 2023


PREMIO FIORDILIBRO




Dopo lo stop forzato, dettato dalla pandemia e dalla necessità di distanziarsi per salvaguardare la nostra salute, il Premio Fiordilibro ritorna a pieno regime nella scuola " Madre Teresa di Calcutta".
Un anno scolastico particolarmente positivo da questo punto di vista. I bambini hanno gustato, per un intero anno scolastico, storie di ogni tipo.





Hanno conosciuto amici e vissuto con loro avventure avvincenti. Sono stati coinvolti emotivamente dalle vicende dei protagonisti, piangendo e ridendo, a seconda della circostanza.



I piccoli della scuola dell'infanzia hanno vissuto con le loro maestre momenti di intimità, di condivisione di pensieri e fantasia, attraverso l'ascolto di storie che hanno lasciato un segno nei loro occhi per le immagini di cui si sono arricchiti e nel loro cuore per le emozioni che alcuni racconti hanno suscitato, più di qualcun altro.



Arriva , così, il giorno della votazione


I bambini provano tanta emozione perché si rendono protagonisti delle loro scelte. Ogni sezione è pronta a votare: ciascun bimbo si arma di un grande sorriso e, deciso, mette quella "X" sul proprio foglio, nella speranza che vinca il suo libro preferito.
Alcune sezioni si sono organizzate tutte insieme: gli elettori hanno ascoltato la presentazione dei libri, già ben impressi nelle loro menti, in un clima di festa e accoglienza; altri hanno simulato una vera e propria votazione, con tre bambini del 3°livello che facevano da scrutatori, indossando la fascia tricolore.
La naturale attenzione e la partecipazione attiva dei bambini a questi momenti di educazione civica, ci rende ancora più convinti che la lettura debba far respirare il suo piacere fin dalla scuola dell'infanzia perché quella dai 0 ai 6 anni è una fascia di età che offre terreno fertile per far germogliare futuri lettori e renderli persone  pensanti e riflessive , esseri che imparano ad affrontare  e superare gli ostacoli che la vita pone davanti ad ognuno di noi con coraggio e determinazione.








E se anche fuori piove, mamma come piove! 
...nella biblioteca Fiordilibro c'è sempre il sole.

 
 

sabato 29 aprile 2023

 Giornata nazionale della memoria e dell'impegno

 in ricordo delle vittime della mafia.

  Impegno= Azione

Ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria  e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. I bambini hanno voluto ricordare questa ricorrenza, muovendo il primo passo proprio dalla loro scuola e poi...1,2,3...fino a 100 passi, tutti insieme sulle note di City Ramblers sono arrivati al parco Vassallo, dove si è conclusa la manifestazione, non a caso scelto e ricordato insieme a tanti altri,  proprio per essere stato ucciso in un attentato la cui sospetta matrice camorristica è tutt' ora oggetto a indagini da parte della magistratura. Tra le tante rappresentazioni organizzate durante l'evento, ricordiamo: la lettura dei nomi delle 300 vittime per le mafie e la meravigliosa  testimonianza di Livio Miccoli fondatore dell'associazione "Claudio Miccoli" ,dedicata al fratello ,ventenne pacifista e ambientalista, ucciso andando incontro solo e disarmato a una squadra di neofascisti armati che avevano aggredito un giovane pochi minuti prima, alla ricerca di un dialogo e di un gesto di pace. La giornata si è poi conclusa con i ringraziamenti all'associazione "Claudio Miccoli" e all'associazione "Libera".

venerdì 17 marzo 2023

                                                LE ULTIME SARANNO MAI PRIME?


Per il giorno 8 marzo 2023 in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, i bambini del 3 circolo didattico "Madre Teresa di Calcutta " hanno proposto, organizzato e trascorso un pomeriggio insieme a genitori, docenti e amici, ricco di letture, sfilate, rappresentazioni e giochi.                        

L'evento intitolato " Le ultime saranno mai prime? "ci ricorda la faticosa azione quotidiana e perentoria che tutte le donne fin da piccole devono affrontare in una società che le vuole sempre un passo indietro, proprio come rappresentato con l'esperimento sulla disuguaglianza che ha visto la partecipazione attiva dei genitori.                             

I bambini con le letture "La dichiarazione dei diritti sulle femmine", "Le bambine non esistono" e "Biancaneve e i 77 nani" hanno ricordato che la donna, nella nostra cultura, come purtroppo ancora anche in altre, è radicata, nell’immaginario collettivo, come quel soggetto che deve essere portato solo a fare determinate cose, come ad esempio curare la casa, rispettare il marito, educare la prole e se è “in carriera”, è vista quasi come se stesse tradendo quello che è considerato il suo “mandato sociale”. Per arrivare a una condizione di parità di genere nei vari ambiti, e non solo, non c’è bisogno soltanto che le donne continuino a uscire dal lungo tunnel di sottomissione in cui si sono trovate per molto tempo e per vari motivi, ma c’è soprattutto bisogno che si combattano certi luoghi comuni che tengono ancorati pensieri ancora a concezioni errate radicate nelle nostre culture.

La capacità di creare qualcosa, di trasformare, di trasmettere, di cambiare è insita nell’essere umano senza nessun tipo di distinzione. Quindi che sia un uomo o una donna a fare, dire, pensare, agire, non dovrebbe destare alcuno stupore.



giovedì 16 marzo 2023

 START THE CHANGE



"I sogni svaniscono all'alba", recita il titolo di un vecchio film, ma i sogni possono anche morire prima. Così nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2022, il miraggio della pace è svanito con l'invasione dell'Ucraina, da parte della Russia.

Una "war to end all wars", secondo la fallace retorica wilsoniana e tragico inganno del primo conflitto mondiale.

 Dopo un anno dall'inizio del conflitto russo-ucraino, la fine ancora non c'è; quello che aleggia, invece, è una triste trama di lacrime e sangue, di bombardamenti e distruzioni, di mobilitazioni e crimini di guerra.

Nei Paesi occidentali moderni, che dall'ultimo conflitto hanno costituzionalmente ripudiato la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ciò sembra un paradosso. Eppure è avvenuto e la guerra continua a mietere vittime.


Il 24 febbraio 2023, più forte si è ricordato che i conflitti sono una vergogna per Paesi che si dichiarano civili. Lo hanno fatto agenzie, come Amnesty International, enti locali, editori, come Orecchio Acerbo e scuole che si sono incontrati a Roma  ad un convegno tenutosi all'Istituto Goethe per gridare il no alla guerra e ribadire uno dei principali obiettivi dell'Agenda 2030: Pace e Giustizia. Elementi fondamentali per tutti, ma soprattutto per l'infanzia, vittima innocente di ogni ostilità.


Eleanor Roosevelt, nel suo preambolo alla Dichiarazione Universale dei diritti umani scriveva:

Dove iniziano i diritti umani universali?

Nei piccoli luoghi vicino casa, così piccoli da non essere visibili in nessuna mappa del mondo. 

Eppure sono il mondo in cui tutti viviamo: la nostra casa, il quartiere, la scuola, il posto di lavoro.

 Se i diritti umani non avranno senso in questi luoghi, non avranno senso nemmeno altrove. 


Allora si parte da questi piccoli luoghi, si parte dalle scuole per ricordare l'annientamento dei diritti dell'infanzia, calpestati spesso dalle tante lotte che attanagliano il nostro pianeta, non solo Ucraina, ma anche Siria, Yemen, Eritrea..




Si parte dalla "Crociata dei bambini" di Brecht, edito da Orecchio Acerbo, albo illustrato dalla  sensibile matita di Vendrell che, con il suo tratto caratteristico, ha espresso la tragedia dell'infanzia in ogni conflitto. 
Sulle note delle  parole del drammaturgo tedesco, magistralmente e musicalmente tradotte da Daniela Almansi, Amnesty International ha dato inizio ad una marcia che ha visto coinvolti bambini e ragazzi delle  scuole italiane che, camminando insieme, hanno dato inizio al cambiamento.




Il 3° Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta" di Casalnuovo di Napoli era presente all'incontro romano perché crede nella pace e nella giustizia. Da sempre la nostra scuola si pone in primo piano come strumento di convivenza civile e vessillo di pace perché educa le nuove generazioni alla creazione di una comunità pacifica e solidale.



lunedì 6 febbraio 2023

 LE OPPORTUNITA'

 








Eraclito diceva che la legge segreta del mondo risiede nella stretta connessione dei contrari che, per quanto opposti, non potrebbero mai vivere l'uno senza l'altro. 

Nel ballo della discordanza delle unicità nascono, spesso, le più belle opportunità.  Come quando si impiegano tesserine dei puzzle, piccole per forma, originali per colore, particolari, incomparabili e con esse si forma un'immagine meravigliosa in cui ogni parte è creata apposta per formare un unico.



Nella danza delle originalità nasce l'opportunità di ammirare le abilità dell'uno che prendono in braccio, amorevolmente, i limiti provvisori dell'altro e ne fanno una ricchezza.










La comunità scolastica del 3° Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta", quest'opportunità l'ha vissuta appieno, il 3 febbraio, in occasione della "Giornata internazionale dei calzini spaiati".







Per la prima volta, dopo l'emergenza dovuta alla pandemia da Covid 19, i  piccoli della nostra scuola, insieme ai genitori e agli insegnanti, sono riusciti a "Riveder le stelle".

Che meraviglia vedere i locali della biblioteca Fiordilibro strapieni di bambini!






Che piacere, ascoltare le loro voci cristalline!




Dai loro occhietti traspariva la gioia di stare lì; di godere della presenza dell'altro; di ascoltare insieme le storie e di partire , di nuovo, per altre avventure.

E' nella condivisione che si realizza la predisposizione innata di ogni uomo: andare incontro al prossimo per ascoltarlo, capirlo, accettarlo con i suoi limiti e le sue qualità.

Solo in questo modo possiamo rompere  "il bunker" dell'io costruito con le paure .e i pregiudizi nei confronti dell'altro e ritrovare nella fragilità del vicino una ricchezza. 


Torno , allora, all'idea di quell'uno

che insieme a tanti altri uno

fan il mondo più vero davvero

perché è bello ogni altro pensiero.





 

lunedì 30 gennaio 2023

 PER NON DIMENTICARE




Nelle giornate, come quella del 27 gennaio, spesso mi capita di pensare alle parole di Flammarion: "il quadrante dei cieli è eterno; non esiste né passato né futuro, ma tutto è presente..."
Se fosse così non esisterebbero le azioni finite, gli eventi compiuti, nemmeno quelli più efferati, più cruenti, più sanguinosi. 
Si potrebbe svoltare "l'angolo" e ripristinare gli errori commessi, aggiustare il tiro affinché l'umanità non avesse più tatuato nell'anima l'onta dell'orrore che macchia la coscienza come sangue sulla neve.
In questo caso non ci sarebbe bisogno di far Memoria per non dimenticare; non ci sarebbe l'esigenza di ricordare ciò che è stato, perché non capiti più.
Entrando in sintonia col pensiero del divulgatore francese, avremmo la possibilità di capire i motivi che hanno portato a sbagliare. Quali ragioni ci hanno condotto a scrivere pagine così nere? L'odio è la risposta. E' l'odio che ha tramato affinché le coscienze scegliessero di agire in un modo invece che in un altro.

Perché l'odio è:

"capace, sveglio. molto laborioso...
Diciamoci la verità
sa creare bellezza
splendidi i suoi bagliori nella notte nera
magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
Innegabile è il pathos delle rovine
è l'umorismo grasso della colonna che vigorosa sovrasta.
E' un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio
tra sangue rosso e neve bianca...
In ogni istante è pronto a nuovi compiti...


Il pensiero di Flammarion, a me così caro, non può , però, essere attuato. Bisogna, allora, ricordare.


Solo facendo memoria potremmo accompagnare i bambini di Brecht nella loro crociata per la salvezza. Proteggere il maestrino, l'ebreo, coccolare e salvaguardare la collezione di sogni che i 55 piccoli avevano nel cuore; coprirli dal freddo dell'inverno e cancellare la fame che, come un mostro senza pietà, li agguanta e li divora; condurli tra le braccia                                                                 sicure e calde della solidarietà umana.
Il 27 gennaio, la comunità del 3° C.D. "Madre Teresa di Calcutta" ha marciato con quei 55  bambini e, insieme alla comunità territoriale, ha salvato i piccoli, facendosi Memoria vivente.                                                                            
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 Ha partecipato al dolore di Emanuele del "Il bambino del tram" e ha vissuto quell'alba del 16 ottobre 1943 quando, anche il giorno voleva rimandare il suo splendore per evitare di assistere impotente allo svolgere degli eventi. Anche noi siamo saliti sul tram al capolinea di Monte Savello, e abbiamo condotto il piccolo Emanuele tra le braccia del suo papà.












Nella sala ampia e comoda della Parrocchia della Visitazione, che ha ospitato l'evento della nostra scuola, i bambini hanno ascoltato con attenzione gli interventi degli ospiti: Diana Pezza Borrelli, Giovanni Nappi, Maria Carmela Polisi, Annamaria Ottaiano, Annamaria Pianese, e, facendo tesoro delle loro parole, sono diventati testimoni di ciò che è stato. 





domenica 8 gennaio 2023

 I DONI CURANO SEMPRE







Ora che gli scatoloni sono pronti a ricevere gli addobbi e i festoni, le palline e le lucciole luminose, io rivado indietro nel tempo ( ma poi non tanto indietro), quando il Natale premeva alle porte e le decorazioni erano in procinto di essere sistemate nelle case per creare un'atmosfera calda e accogliente.








Quest'anno il 3° Circolo Didattico "Madre Teresa di Calcutta" e la biblioteca Fiordilibro hanno incontrato i bambini per le letture natalizie in una location insolita: la Biblioteca sociale "Giacomo Leopardi".










Il nostro amico Giovanni Nappi, perfetto anfitrione, ci ha preparato un'accoglienza impeccabile. Con garbo e gentilezza ci ha mostrato che fare rete con le realtà culturali del territorio dove si vive è un dono  prezioso che non vale solo a Natale, ma deve accompagnare tali attività tutto l'anno.





In quell'atmosfera serena e tranquilla ci siamo resi conto che il dono ricevuto o da donare, riscalda i cuori e ci rende più buoni. Ci avvicina all'altro e ci mette in contatto con la parte umana del nostro vicino, dividendo ciò che si possiede.





 




E' un'occasione per ricordare che le attenzioni riscaldano, rendendoti più generoso. più buono, più umano perché ciò che conta è sentirsi amato. E il dono cura l'anima,







Allora negli scatoloni riponiamo solo gli addobbi; il messaggio che, il dono lancia, teniamolo con noi nei 365 giorni a venire.



"Ho chiuso il Natale e la sua bella favola

tutto compresso in quella grossa scatola:

le luci, gli addobbi, la grotta. la stella,

una magica storia, la più vera e più bella.

Natale ora è in scatola, ma resti nel cuore

il suo vero senso, il messaggio d'amore:

non mettere in scatola i bei sentimenti

e vivi il Natale in tutti i momenti,"

G. Bruno




venerdì 6 gennaio 2023

LA COSTITUZIONE SIAMO NOI 



Capita spesso nella nostra scuola di leggere, ai bambini e per i bambini, un libro che ti viene proposto perché la tematica trattata nelle pagine di quel testo è propedeutica al lavoro che la classe dovrà affrontare di lì a poco, senza conoscere gli autori che lo hanno pensato e scritto, né la casa editrice che lo ha pubblicato. Ma sono proprio quei testi che, nei bambini e nelle bambine, lasciano il segno.
E di "Segni" la casa editrice Sinnos se ne intende perché, da anni, tratta tematiche particolari con risvolti sociali a forte impatto.



Grazie ad Annamaria Pianese, amica del nostro Circolo Didattico, nonché presidente dell'Associazione "I colori della poesia", i bambini e le bambine di quarta e quinta primaria hanno incontrato Della Passarelli, direttore generale della Sinnos edizioni.


Con Della e "La Costituzione in tasca" in ragazzi hanno ragionato di concetti come dignità, uguaglianza, libertà e principi fondamentali di ogni essere umano; principi innati che un testo legislativo deve assicurare e garantire perché è da lì che poi si snoda la vita di ognuno di noi all'interno di una società civile.








Quindi la Costituzione diventa un inno alla Speranza per ogni popolo a prescindere dall'appartenenza ad un determinato Stato. 



Da questa prospettiva diventa un testo non obsoleto perché le parole, scritte più di 70 anni fa, prendono vita ed entrano dentro ognuno di noi, accendendo quei principi innati.





La Costituzione è viva se scegliamo di scegliere da che parte stare; se, davanti ad un valore calpestato, non ci giriamo dall'altra parte, giustificando un atteggiamento ingiusto, ma facciamo sentire la nostra voce.

La Costituzione diventa, allora, il motore della Democrazia... "un luogo, uno spazio che attende  di essere riempito dalle bambine e dai bambini che stabiliscono ogni giorno cosa è giusto fare e come.  Un luogo da difendere e dentro il quale non c'è bisogno di difendersi. Un luogo nel quale la nostra libertà è salvaguardata, ma che, senza la nostra presenza attiva, resterebbe priva di vita." 
Il nostro testo costituzionale è vivo perché la Costituzione siamo noi!

E' un'impronta
racchiusa in un libro
vivo e saggio.
C. Errichiello 4° B

  SOGNA RAGAZZO SOGNA Nascosto tra le pieghe della Storia c’è un esperimento pedagogico di un’attualità estrema.  Parliamo dell’esperienza d...